Angela Tavaglione

Local Partner


Formazione
Università degli Suti di Siena 2006
Master I livello in “Società di investimento, servizi di investimento e mercati”, Università degli Studi di Siena, 2007
Ordine degli Avvocati fi Firenze, 2011
Sede
DGRS Firenze, viale Giacomo Matteotti 25

Panoramica

In DGRS presto attività, sia giudiziale che stragiudiziale, principalmente in materia di protezione dei dati personali, ricoprendo anche incarichi come Data Protection Officer, e in materia di diritto bancario, affiancando primarie banche italiane sia nel recupero del credito che nella difesa in giudizio.

Esperienza

Dopo la laurea in Giurisprudenza, con una tesi in diritto commerciale e un master universitario in mercati finanziari, ho iniziato a occuparmi anche di privacy in una importante banca italiana, cominciando così la mia vita professionale improntata da sempre a queste due aree di attività. Faccio parte di DGRS dal 2019, come Local Partner di Firenze, consapevole dell’importanza di collaborare con professionisti che condividono la stessa visione e lo stesso approccio al lavoro, basato sulla professionalità, sul costante aggiornamento e su una generosa dedizione al cliente. In aggiunta a questo, sono stata scelta come docente dall’Università degli Studi di Siena nel Corso di II livello “La sfida della Privacy per le Pubbliche Amministrazioni: soluzioni operative e modelli organizzativi per adeguarsi al nuovo Regolamento Europeo (GDPR)”.

Attività

Da qualche anno, dedico del tempo ad attività che possano arricchirmi e farmi crescere anche come persona, per non perdere il contatto con gli aspetti più profondi della nostra vita. Col tempo ho constatato che i clienti apprezzano l’empatia con cui mi approccio a loro e ai problemi da risolvere, empatia che è proprio uno dei “frutti” del mio continuo “cercare”.

Una pepita d’oro

C’è una coppia anziana, un uomo e una donna che hanno due cose che considerano estremamente preziose: il cavallo e il figlio.

La ragione per cui il cavallo e il figlio sono così preziosi è che ne hanno bisogno per sopravvivere, coltivare la terra e occuparsi di tutto ciò che deve essere fatto. Il cavallo fa un sacco di lavoro e così anche il figlio. Vivono in un piccolo villaggio e il cavallo, uno stallone ben addestrato, fugge.

La moglie e tutta la gente del villaggio dicono: “Oh mio Dio! Questa è di sicuro la cosa peggiore che poteva capitare. È terribile! Questa è la cosa peggiore!”. Il vecchio invece dice: “Forse sì, forse no.”.

Il giorno dopo il cavallo torna con una giumenta: ecco perché era scappato! Quindi è tornato con una giumenta e ora hanno due cavalli. La donna e tutta la gente del villaggio dicono: “Oh! Questa è la cosa migliore che poteva capitare! È una grande fortuna! Adesso ci sono due cavalli, è incredibile! È meraviglioso!”. E il vecchio dice: “Forse sì, forse no.”.

Il giorno dopo, il figlio decide che si deve domare la giumenta perché è una cavalla selvatica, ma cercando di domarla viene disarcionato e si rompe una gamba. Potete immaginare cosa dicono la donna e il resto del villaggio: “Mio Dio! Perché? È la cosa peggiore che potesse capitare. Questa è una vera sciagura!”. E adesso sapete anche cosa dice il vecchio: “Forse sì, forse no.”.

Il giorno dopo arriva l’esercito e porta via tutti gli uomini abili per combattere in guerra. La donna e gli abitanti del villaggio non hanno ancora recepito il messaggio che sto cercando di farvi arrivare, sono ancora soltanto spinti dalle circostanze esterne. Quando sono positive gioiscono, quando sono negative sentono che la loro vita è distrutta. Ma il vecchio dice: “Forse sì, forse no.”.

Storia tibetana

“La storia termina qui ma potete immaginare che continui all’infinito.”
(Pema Chödrön)

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